Riflessioni di un agente di viaggi al tempo del Coronavirus.

Il 2020 per il turismo sembrava uno dei migliori anni di sempre, con tantissime prenotazioni confermate già a gennaio e febbraio e nell’aria c’era tanta voglia di viaggiare. Il 2020 per gli esperti doveva essere l’anno perfetto per i matrimoni e quindi dei viaggi di nozze. 

Però in questo 2020 succede qualcosa che ci ferma tutti completamente e indistintamente: il COVID-19, un virus con la corona che blocca il mondo. 

Era gennaio – mi sembra di parlare di una vita fa – quando in agenzia viaggi, tra cataloghi, richieste di preventivi e clienti in partenza il mio lavoro di agente di viaggio non era cambiato, anzi, era il lavoro di sempre che amavo alla follia.  

Tutto scorreva regolare anche se si iniziava a sentir parlare di Coronavirus. Guardavamo la Cina che si chiudeva e costruiva ospedali e di conseguenza iniziavamo a tranquillizzare i primi clienti che ci chiamavano per chiederci informazioni riguardo al pericolo di viaggiare con questo virus che circolava in Cina. 

Come sempre, e con il mio ottimismo, rassicuravo i clienti dicendo loro che si trattava di una semplice influenza e che sarebbe passata così, com’era già successo in passato e che come programmato sarebbero partiti per i loro meravigliosi viaggi! 

Noi agenti di viaggi siamo sempre positivi, io in particolare, vi dico solo che a febbraio, con il coronavirus che avanzava in Italia, sono riuscita, senza mai arrendermi, a prenotare un viaggio a Bali e uno in Oman. Quando Indonesia e Emirati Arabi hanno chiuso le frontiere, ho prenotato un viaggio in Mar Rosso che era uno dei pochi paesi ad accettare gli italiani. Io ero sicura che a Marzo sarei partita!

Ovviamente tutti questi miei viaggi sono stati cancellati.

Era metà febbraio e tra un preventivo e una telefonate, tra un webinair e l’altro dove mi aggiornano sulle proposte estive dei tour operator, si iniziava a percepire che qualcosa di molto più grave avrebbe colpito anche noi italiani. Scuole chiuse, edizioni straordinarie dei tg, titoli su tutti i giornali e la prima zona rossa in Lombardia con tantissimi contagi e terapie intensive! Questo mostro ha colpito anche noi. Panico, paura, incredulità, in un’unica a parola: pandemia. 

10 Marzo Italia in lockdown. 

Quella sera non ho dormito, dal giorno dopo, non avrei più potuto uscire di casa, non avrei più visto i miei amici, i parenti, le persone speciali: dovevamo tutti stare a casa, punto. 

Il mio primo pensiero da agente di viaggio, oltre a pormi il problema dalla gravità sanitaria è stato: e i viaggi? Il turismo? I voli? Quando potremmo viaggiare? Come sarà? 

Domande normali e sensazioni inspiegabili per chi fa dei viaggi la propria vita.

Ed è proprio il 10 marzo che è iniziato un duro lavoro per noi agenti di viaggio, forse il lavoro peggiore mai fatto: dovevamo combattere con annullamenti, rimborsi, chiamate alle compagnie aeree con attese estenuanti. L’obiettivo era riportare a casa clienti e gli amici che erano in giro per il mondo. Dovevamo rassicurare tutti, di giorno e di notte. Chiamavo i tour operator e gli hotel per capire cosa fare, come fare, cosa avrei potuto dire ai nostri clienti che sono la nostra vita. 

E’ stato ed è tuttora uno dei momenti più tragici e difficili per il settore del turismo.

L’articolo 28, comma 5 decreto legge nr.9 del 2 marzo 2020  ha come obiettivo quello di salvare (in minima parte) il futuro del nostro settore. Questo provvedimento prevede in caso di recesso da parte del consumatore la possibilità di rimborsare il cliente con voucher (non monetario e a scelta dell’organizzatore). Questo voucher si può utilizzare entro un anno dall’emissione delle pratiche di viaggio annullate, con partenze fino al 30 maggio. Stiamo aspettando delle nuove normative che regolarizzino le pratiche future. 

Anche le compagnie aeree hanno adottato la stessa procedura di rimborso ma ogni compagnia ha una sua regola e quindi i passaggi per ottenere i rimborsi sono molto più complicati.

Purtroppo, ad oggi, per tutte le partenze dell’estate non ci sono indicazioni né regole: se un cliente ad oggi, per sua volontà, decide di non partire, può annullare la pratica e il cliente deve pagare la penale come da contratto. Si può ovviamente anche valutare un cambio data, oppure un cambio destinazione. 

Non è facile per noi agenti di viaggio dare delle risposte ai clienti perché nemmeno noi sappiamo quanto durerà il Covid-19, quando si riprenderà a viaggiare per il mondo e come ci comporteremo quando l’emergenza passerà in Italia e non sappiamo nemmeno quando gli altri paesi saranno pronti al turismo.

Il mio consiglio è comune di seguire sempre il sito www.viaggiaresicuri.it per essere aggiornati sulla situazione del mondo e per controllare le comunicazioni della Farnesina. Limitare e filtrare le notizie che passano alla TV e i consigli che vi possono dare amici che hanno sentito da altri amici, perché davvero si dice troppo e si crea confusione. Piuttosto chiedete al vostro agente di viaggi come comportarvi e cos’è meglio fare perché sa darvi le informazioni più dettagliate e sicure, è il suo lavoro. 

È bellissimo, in questi giorni così surreali è non facili, vedere come ci sentiamo tutti più uniti, in particolare sui social che ci tengono vicino anche se a distanza, con tantissime iniziative, foto, video, dirette, tantissimi viaggi e sogni virtuali stando comodamente sul divano. 

Non dico che sarà facile uscirne, però ne abbiamo superate tante. Questa del Covid-19 non si può negare, è forse la più potente e per il mio settore una delle sfide più difficili. 

Di una cosa sono certa bisogna crederci sempre e pensare al futuro perché è verso quella direzione che andiamo! Dobbiamo credere, anche se non sappiamo quando succederà, di ripartire, di viaggiare, di girare il mondo in lungo e in largo. Quando arriverà questo momento, durante un check-in in aeroporto, o mentre passeggiamo in una metropoli, o in coda davanti ad un museo, oppure sorseggiando un aperitivo in spiaggia davanti ad un meraviglioso tramonto penseremo al virus e a tutto questo periodo surreale come un incubo passato e non daremo mai più nulla per scontato.

Elena  

Foto presa dal web

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