Mosè Zamarian: il nostro amico scrittore.

Oggi intervistiamo Mosè, un nostro caro amico che ci racconta la sua grande passione per la scrittura.

Mi fanno impazzire i libri che quando hai finito di leggerli vorresti che l’autore fosse il tuo migliore amico, per telefonargli ogni volta.

(J.D. Salinger)

Ci sarebbe piaciuto organizzare una serata di presentazione per i suoi libri, ma questo 2020 ci ha tolto quello che più amiamo fare: organizzare eventi e viaggiare. Inseriremo questa serata di presentazione nella lista delle cose da fare il prossimo anno! Nel frattempo abbiamo intervistato per voi Mosè Zamarian, il nostro carismatico amico di Morsano al Tagliamento che per passione scrivere libri, ne disegna le copertine ed è capace di scrivere un libro di 400 pagine in tre settimane! Ha quel giusto pizzico di follia che lo rende straordinario. Buona lettura.

Ciao Mosè, raccontaci un po’ di te e di quando hai iniziato a scrivere.

Ciao! In realtà ho iniziato come tutti sui banchi di scuola, ed è lì che ho capito che mi piaceva scrivere pur non essendo mai stato un attento studente. La fantasia non mi è mai mancata e come ogni bambino che sogna da grande d’essere un’astronauta o un grande calciatore, ho capito che scrivendo sarei potuto diventare chiunque; poiché la potenza della immedesimazione è grande. Sarei anche potuto diventare “un cattivo” ma senza fare del male a nessuno, e non è poco. Sono solo un modesto diplomato (tra l’altro con indirizzo tecnico), non ho preparazioni accademiche a supporto, ma sono un buon lettore e si può imparare anche dall’esperienza. Così, concluse le superiori e dopo qualche anno leggendo grandi scrittori, ho scritto il mio primo romanzo: Il sorriso del Diavolo.

Quanti libri hai già scritto e a quale di questi ti senti più legato?

Sarebbe come chiedere ad un padre di scegliere tra i figli. Ognuno ha un proprio carattere e a suo modo è speciale. È per questo motivo che non mi sono mai legato ad un genere e credo che la fantasia non debba essere confinata, sarebbe paradossale. Scrivo quel che mi va di scrivere, come lo sento e motivato dall’esperienza di vita e dall’ispirazione. Ne ho scritti e pubblicati cinque al momento, quasi tutti di diverso genere.

Durante questo periodo lockdown hai sentito la necessità di scrivere? C’è in programma un nuovo libro?

Sono uno abbastanza prolifico se si premette che mi ritaglio il tempo per scrivere la sera tardi o al mattino presto dato che, come tutti, lavoro anche. Quindi diciamo che per me il periodo di lockdown è indifferente e se si scrive solo perché non si ha altro da fare, per me non ha senso. L’esempio è che avrei un libro da scrivere con una sinossi già pronta, ma non ho scritto ancora una riga in questi giorni. Di contro, a luglio ho compiuto la stesura del Droghiere in sole tre settimane; e non è poco se si considera che conta quasi 400 pagine. Dipende sempre dall’ispirazione, ma per fortuna non manca così spesso.

Si scrive soltanto una metà del libro, dell’altra metà si deve occupare il lettore.

(Joseph Conrad)

C’è uno scrittore o un libro al quale ti ispiri? Ti va di raccontarcelo?

La lettura è come la musica, cammina di pari passo all’umore che abbiamo. Quindi non ho scrittori preferiti e adatto le mie letture a seconda dell’umore. Così come per i miei scritti, passo dall’avventura al thriller, dal fantasy all’occulto ed anche alla saggistica. Non sono uno che si fa influenzare e sebbene abbia provato a leggere anche “i grandi autori classici”, diversi mi hanno deluso. Sono abbastanza banale nelle scelte e viaggio perlopiù sui best seller contemporanei, da Smith a Cussler passando da Follett, o Grangè per i thriller così come l’accoppiata Preston&Child e Brown, o ancora Koontz e King. Nella mia libreria ci sono però anche scrittori meno noti, ma quelli di cui ho quasi tutti i libri sono quelli citati.

Dove possiamo trovare i tuoi libri

Potete trovare i miei libri a questo link su Amazon; o semplicemente digitando il mio nome e cognome, Mosè Zamarian, sul motore di ricerca di Amazon. Li trovate sia nel formato eBook che cartaceo. Ci tengo a sottolineare che i miei libri sono miei al 100% – copertine comprese che provengono dai miei quadri (sono un pessimo pittore, ma chi se ne frega!) – non mi sono mai avvalso di editing per la correzione, e non solo per un motivo economico. Vado fiero anche degli errori. Come un corridore che stramazza goffamente a terra sbucciandosi le ginocchia ma poi riprende la corsa finendo la gara, anch’io vado fiero di quello screzio estetico che testimonia la fatica ma anche la tenacia.

Grazie Mosè, per averci svelato parte del tuo mondo raccontandoci la tua grande passione per la scrittura. Amiamo una tua frase:

Scrivere ti fa essere ciò che vuoi, nel momento in cui lo vuoi.

Non vediamo l’ora di leggere tutti i tuoi libri e ovviamente appena uscirà quello nuovo vogliamo essere le prime a saperlo!

Elena & Erica