Racconti ed emozioni di Claudia, una ragazza italiana in vacanza studio negli Stati Uniti.

Il 14 settembre 2019 è iniziata la mia avventura negli USA, che si è rivelata indimenticabile.
Quel giorno in aeroporto a Venezia non avrei mai immaginato che da lì a poco avrei vissuto qualcosa di incredibile che mi avrebbe cambiata per sempre.
Ricordo ancora le emozioni provate in quelle ore, dai saluti agli amici e famiglia alla partenza verso un qualcosa di inaspettato e imprevedibile, proprio perché partivo da sola.
Dopo 15 ore di volo sono arrivata in quella che è stata la prima città californiana dove ho vissuto per 4 mesi, San Francisco: una città meravigliosa, che mi ha regalato emozioni magiche.

L’inizio della mia vacanza studio in America


Il primo mese e mezzo non è stato semplice e mi ci è voluto un po’ di tempo per ambientarmi del tutto, chi aveva fatto una esperienza simile mi aveva già avvisata che ci sarebbe stato un periodo iniziale abbastanza difficile, proprio perché è una fase naturale.
In pochi giorni mi sono ritrovata dall’altra parte del mondo senza gli amici di sempre e con una nuova famiglia, in una nuova casa piena di coinquilini da tutto il mondo e con nuovi ritmi e abitudini.

Solo quando finisce l’eccitazione iniziale ci si rende conto che si è soli, e che bisogna fare affidamento solo su se stessi.


Io sono sempre stata forte e ho cercato di essere positiva in ogni situazione: ho imparato, infatti, a risolvere le situazioni da sola.
Ma poco dopo, le persone che ho conosciuto negli USA sono diventate sempre più importanti, fino a diventare una famiglia per me e tutto ha preso un’altra piega.

Diario della mia vacanza studio in America


Durante il mio soggiorno in America ho tenuto un diario, regalatomi dai miei colleghi e in particolare dalla mia amica Elena.
Ho cercato di scrivere tutte le mie emozioni all’interno del diario perché ho sempre pensato che sarebbe stato bello, un giorno, rileggere ciò che avevo scritto in quei mesi: sarebbe stato come rivivere quelle sensazioni un’altra volta.
Ho imparato a prendermi del tempo da dedicare alla scrittura del diario, e questo mi ha anche permesso di riflettere e pensare a tutte le cose che mi accadevano tutti i giorni e a non dare nulla per scontato.

Los Angeles e le Hawaii


Intanto il mio viaggio proseguiva a gonfie vele e presto è arrivato il momento di trasferirmi a Los Angeles dove ho vissuto due mesi intensi.
In questo periodo di tempo la mia famiglia mi è venuta a trovare e abbiamo trascorso 10 giorni davvero indimenticabili. Per loro era la prima volta che visitavano l’America ed è stato molto bello poter fare da guida e mostrare loro le meravigliose città in cui vivevo.


Coronavirus


A marzo ho salutato così la mia amata California e mi sono recata all’aeroporto di San Francisco per prendere il volo che mi ha portata alle Hawaii.
Sarei dovuta rimanere in quel paradiso per 3 mesi, ma purtroppo sono dovuta tornare prima del previsto.
Presto si è venuta a creare l’emergenza Covid, e a metà marzo si era sparsa voce della grave situazione che avrebbe afflitto l’America da lì a poco: per questo ho dovuto anticipare la partenza agli inizi di aprile.
L’ultimo periodo è stato difficile proprio per la situazione di emergenza che vedeva coinvolta tutti i continenti; ritrovarsi dall’altra parte del mondo senza sapere esattamente come comportarsi mi ha messa in crisi.


Da un lato volevo restare e sperare che la situazione si sarebbe risolta a breve, dall’altra sapevo che sarebbe stato meglio tornare ed essere più vicina alla mia famiglia.
Così nel giro di pochi giorni ho preso un volo speciale dell’Alitalia riservato al rimpatrio dei cittadini italiani, e dopo aver trascorso tre giorni in viaggio e facendo scalo in quattro diversi aeroporti sono finalmente arrivata a casa.

Il rientro in Italia e i miei pensieri


È stato difficile dover lasciare l’America prima del previsto, avrei voluto fare ancora diverse esperienze e visitare nuovi posti.
Ma non posso lamentarmi, mi sono messa in gioco al 100%, ho avuto il privilegio di visitare posti meravigliosi conoscere tantissime persone da tutto il mondo.
Posso dire senza dubbio che ognuno di queste mi ha insegnato qualcosa, e proprio questa è la ricchezza che si porta a casa quando si viaggia.

Si dice che quando si parte per un viaggio, la persona che torna non è mai più la stessa.


Per me è stato così, ed è per questo che consiglio una esperienza all’estero a chiunque stia leggendo questo articolo.
Perché, in fondo, è una esperienza di vita.
Partite, viaggiate, esplorate.

In questo articolo vi racconto come ottenere il visto F1 per poter fare una vacanza studio negli Stati Uniti.

Claudia

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