Oggi voglio portarvi ancora una volta nel mio Friuli perché la settimana prima di Pasqua, il primo week end di primavera, ho trascorso un bellissimo week end sulla neve a Tarvisio e in molti mi avete chiesto dove si trova questo posto meraviglioso:
Siamo sul monte Lussari, una paesino da fiaba proprio sopra Tarvisio.
Abbiamo deciso di partire il venerdì mattina dopo aver controllato il meteo che prometteva giornate splendide, infatti così è stato. Dopo circa due ore di macchina da Pordenone siamo arrivati a Tarvisio. Prima tappa l’ufficio informazioni per recuperare mappe, orari e suggerimenti per trascorrere al meglio il nostro fine settimana in montagna.
Tarvisio è una cittadina a 750 metri di altezza sul mare posta nell’estremo nord est della mia regione, contornata come un quadro antico dalle Alpi Giulie. Natura, boschi, foreste, laghi, piste da sci, sentieri e rifugi la rendono la meta principale delle vacanze invernali ed estive in Friuli Venezia Giulia. Se amate lo sci (sia discesa che fondo), le escursioni in montagna, la mountain bike, le passeggiate nei boschi e l’ottimo cibo dovete scegliere proprio Tarvisio come punto di partenza per le vostre vacanze nell’alto Friuli.
Tarvisio è anche un crocevia di lingue, popoli e tradizioni perché è posta proprio al confine, con un passo in avanti si arriva in Austria e con un passo a destra si arriva in Slovenia.
Come vi ho detto Tarvisio è proprio al confine con l’Austria (8 km) ed era da un po’ di tempo che volevamo visitare le nuove terme della Carinzia. Cosi abbiamo approfittato della nostra mini vacanza in alto Friuli per fare una scappatina in Austria, dedicando il sabato mattina alle piscine ed al benessere… fantastico!
Il centro Karnten Terme a Warmbad (circa20 km da Tarvisio) è nuovissimo, grandi spazi, luminoso, pulito, ordinato e molto ben organizzato. All’ingresso viene fornito un braccialetto dotato di chip, che funge anche da carta di credito, consentendo quindi agli ospiti di evitare di portare a seguito portafogli e borsette. “Strisciando” il braccialetto è possibile chiudere l’armadietto, pagare al ristorante ed entrare nella spa: veramente molto comodo.
All’interno del centro ci sono scivoli per grandi e piccini, piscine con idromassaggio, una piscina olimpionica e una fantastica piscina all’aperto dove, rilassandosi nell’acqua a 37 gradi, è possibile rigenerarsi al sole, ammirando la neve e il panorama. Il centro è suddiviso tra Fun e Spa. Nella parte Fun ovviamente ci sono le piscine, mentre l’area Spa è dedicata a saune, bagno turco, percorsi benessere e centro massaggi. Sicuramente nei week end e in alta stagione l’area Fun può risultare molto affollata ma non preoccupatevi perché ci sono a disposizione molti lettini e l’ambiente è molto ampio.
Dopo aver pranzato al ristorante delle piscine con bistecca impannata, wurstel e patate fritte (sia perché le piscine fanno venire fame e sia perché in Austria è d’obbligo pranzare cosi), siamo rientrati in Italia e siamo corsi direttamente sulla neve.
A Tarvisio infatti c’è una bellissima area giochi per bambini con gonfiabili, slittini e bob anche a rotaia. Noi grandi eravamo abbastanza provati dalla giornata quindi abbiamo fatto giocare solo Vittoria, che invece è instancabile, ai gonfiabili. Essendo arrivati nel pomeriggio abbiamo pagato una quota ridotta. Ottima esperienza, da ripetere il prossimo anno.
Ovviamente, dopo aver trascorso una giornata tra piscine, saune, neve, non avevamo le forze se non per cenare, fare una passeggiata in centro per gustare una calda tisana e andare a dormire.
Solo la sveglia ci ha fatto scendere dal letto perché il silenzio, la pace e la tranquillità che si respira in questo angolo di Friuli è davvero unica. Io poi, adoro andar in montagna a marzo, quando il paesaggio è ancora innevato, le giornate sono più lunghe, il sole scalda e gli uccellini cantano la primavera.
Il programma della nostra domenica è la salita al Monte Santo di Lussari.
Non bastano gli aggettivi per descrivere questo posto magico, da fiaba che innevato regala scenari ed emozioni quasi irreali.
Il Monte Santo di Lussari (1790 metri s.l.m) è un montagna delle Alpi Giulie meta di escursioni e di pellegrinaggi fin dal 16° secolo. È anche un Santuario europeo perché accomuna il ceppo etnico slavo, italiano e tedesco. Ci si può arrivare con una Telecabina Lussari da Camporosso (12 minuti) oppure a piedi, attraverso il Sentiero del Pellegrino, circa 3 ore di camminata e 1000 metri di dislivello. Ci siamo ripromessi in estate di salire a piedi…chissà.
Già il viaggio in seggiovia ti fa immergere nel paesaggio, nella natura: cime maestose in alto e proprio sotto ai tuoi piedi la pista di sci di Prampero, boschi e foreste.
Quando si arriva in cima lo spettacolo che si apre di fronte è questo:
Cosa ne pensate? Io sono convinta che Babbo Natale può trasferirsi a vivere qui.
Abbiamo assistito alla Santa Messa delle Palme al Santuario del Monte Lussari dove il sacerdote celebra in italiano, in sloveno e in tedesco. Abbiamo notato che alcune persone provenienti dall’Italia, dalla Slovenia e dall’ Austria sono salite a piedi al Santuario per assistere alla messa portando nello zaino non l’ulivo ma il tipico Praitel, un mazzo di rami di ginepro, betulla e salice decorati con bacche e semi…in effetti, pensandoci, l’ulivo non è tipico di queste zone!
L’abbondante nevicata dei giorni precedenti non ci ha permesso di fare grandi passeggiate ma comunque abbiamo visitato il borgo, siamo saliti fino alla croce, ci siamo abbronzati al sole e abbiamo fatto un pupazzo di neve…non avrei voluto chiedere di più!
Dopo aver pranzato con ottimo e tipico cibo friulano in uno dei ristorantini del borgo con fantastica vista sulle Alpi e Prealpi Giulie, siamo rientrati a Tarvisio per una passeggiata in centro. Questa volta non abbiamo proseguito il giro fino ai laghi di Fusine e del Predil perché ci eravamo stati a settembre, ma vi faccio comunque veder una foto di questi splendidi laghi del mio Friuli:
Durante la strada per il rientro ci siamo fermati a Venzone, uno dei Borghi più belli d’Italia.
Una cittadina medioevale rasa al suolo dal terribile terremoto del 1976 e poi ricostruita pietra su pietra e adesso è l’unico esempio di città fortificata in Friuli Venezia Giulia.
Ci si emoziona ad entrare nel Duomo di Sant’Andrea perché non si può rimanere indifferenti davanti al lavoro di ricostruzione che c’è stato dopo il terremoto. Sono state recuperate e assemblate parti della chiesa distrutte dal terremoto e ricostruite ad arte. Le immagini di com’era 40 anni fa e com’è adesso sono la dimostrazione dell’impegno e alla grande volontà del popolo friulano.
Non perdetevi anche la visita delle mummie all’interno della Cripta adiacente al Duomo, si possono osservare 5 dei 40 misteriosi corpi mummificati sepolti sotto il pavimento della chiesa. Infatti hanno studiato che un fungo, una muffa parassita, presente nelle tombe del Duomo permette la disidratazione del corpo e la sua mummificazione. Per entrare ricordatevi di prendere il gettone in uno dei negozi del centro.
Passeggiare la domenica pomeriggio per le vie di questa cittadina medievale così silenziosa e tranquilla lascia una sensazione particolare, è un luogo molto suggestivo. Ma Venzone non è sempre così tranquilla, a fine ottobre per la festa della zucca la città si anima di gente, giocolieri, musica, cavalieri e di zucche… da non perdere.
Cosa ne pensate di questo angolo di Friuli? Vi ho incuriosito o avete paura dei lupi?
Xoxo
Erica